Salviamo il presepio

Con la lettera Apostolica “Admirabile Signum” Papa Francesco ci ricorda il significato e il valore del Presepio. “… Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e
gioia…”

Era l’anno 1992 quando la nostra associazione fu coinvolta da alcuni appassionati presepisti per intraprendere quella lunga strada che ci ha guidati fino al presepio del 2019. Molti sono stati da allora i soggetti rappresentati spaziando da sobborghi storici e significativi del nostro paese fino a giungere nelle vallate dolomitiche e molto altro.

Tra tutti alcuni meritano di essere ricordati a partire dalla ricostruzione della piazza e Basilica di San Pietro in Roma , con la visita del Vescovo Ausiliare, realizzata nell’anno 2000 e nella ricorrenza dell’anno Santo; la ricostruzione storica della piazza di Norcia per ricordare il terribile terremoto che l’aveva coinvolta nell’anno 2016 (in questa occasione giunsero inaspettatamente i Monaci della città stessa, a farci visita); nel 1997 scorci di Gavardo con la chiesa di santa Maria e monastero,
dedicato a Cesare e a tutti gli amici defunti del presepio; l’ultimo con la rappresentazione della città di Matera del 2019 dichiarata in quell’anno capitale della cultura europea, (per l’occasione il Sindaco della città ci inviò congratulazioni e apprezzamenti per il lavoro svolto).

In questi trent’anni la manualità è andata via, via migliorando fino a giungere ai giorni nostri con una maturata e affinata conoscenza di nuove tecniche e nuovi materiali.

Amareggiati per la pandemia che ci ha attanagliati, avevamo ormai deciso di archiviare il 2021 come un anno di inattività così come già fu il 2020, quando ecco giungere alla nostra attenzione la volontà e la necessità di individuare una soluzione per non dimenticare, ricordare e salvare la tradizione, come Papa Francesco ci ha ricordato. “Salviamo il Presepio” è questa la molla che ha fatto scattare in alcuni amici del Presepio del Borgo del Quadrel la voglia rivalutare le possibili condivise soluzioni che garantissero una rappresentazione del Presepio in un luogo accessibile a tutti i gavardesi, nel rispetto alle normative COVID.

Dopo aver posizionato presso la rotonda in via Giovanni Quarena, (in località Quanello) tre striscioni recanti gli auguri a quanti entravano e uscivano da Gavardo, illuminato l’albero della stessa rotonda, abbiamo deciso di realizzare una parte del nostro tradizionale Presepio presso la Chiesa Parrocchiale di Gavardo. Ottenuto il consenso del Parroco mons. Italo Gorni, gli infaticabili Piero,
Stefano, Domenico, Tarcisio, Alessandro, Paolo M., Paolo Z., Sandro, Marco, Armando e Gabriele, supervisionati dall’occhio esperto di Claudio.

di Gabriele Abastanotti